Il collezionista internazionale MASSIMILIANO BRUNO, conosciuto per le sue pluripremiate collezioni a livello nazionale ed internazionale, riguardanti la storia e sviluppo del fenomeno calcistico ed in particolare sulla Coppa del Mondo di calcio, non ultimo l’oro grande alla mostra internazionale di Birmingham, e l’oro con premio speciale alla esposizione mondiale filatelica Uruguay 2025, ha ottenuto l’ennesimo riconoscimento questa volta ancora più prestigioso.
Dopo un’attenta istruttoria, doverosa e prevista dal cerimoniale di rito, che ha dovuto verificare tutti i requisiti posseduti per consentirne l’ingresso, è stato ammesso a membro della ROYAL PHILATELIC SOCIETY OF LONDON, la più antica associazione filatelica del mondo ed una delle più importanti e storiche associazioni collezionistiche.
Nata nel 1869, con l’alto patronato del re Edoardo VII, è stata sempre legata alla Corona Inglese, annoverando tra i soci onorari ed illustri tutti i regnanti Inglesi fino alla compianta Elisabetta II.
Nel corso degli anni, i più grandi collezionisti mondiali sono stati ammessi ed hanno segnato la loro carriera collezionistica all’interno della Royal, contribuendo allo sviluppo del mondo filatelico in particolare, con studi di pregio internazionale.
C’è anche da dire che la prestigiosa associazione annovera tra gli iscritti solamente una ventina di collezionisti italiani; titolo ancora più di merito per il neo membro, l’avvocato Massimiliano Bruno, Nocerino di nascita ed Angrese di adozione.
«Entrare a far parte della Royal Philatelic Society of London rappresenta per me non solo un traguardo personale, ma anche un riconoscimento al lavoro di ricerca e passione che porto avanti da anni. La filatelia è memoria, storia e cultura, e poter contribuire con le mie collezioni al prestigio di un’istituzione così antica e autorevole è motivo di grande orgoglio. Essere tra i pochi italiani ammessi alla Royal mi sprona a continuare con ancora più impegno nello studio e nella valorizzazione della filatelia sportiva» afferma Massimiliano Bruno.