Nocerina, indicazioni positivi dal big-match con i canarini
Al Comunale di Santa Maria la Carità è andata in scena una partita che sapeva tanto di “big match”, e se da una parte Nocerina non è riuscita a strappare i tre punti, dall’altra il pareggio per 1-1 contro la Scafatese va accolto con qualche rimpianto, ma anche con fierezza: i rossoneri hanno dimostrato che la superiorità, quella buona, non è solo presunzione ma fatto concreto.
In tutta la prima frazione di gioco, la Nocerina non si lascia mai schiacciare. È nel secondo tempo, precisamente al 52′, che i molossi passano in vantaggio grazie a Vacca, dopo un’azione ben costruita. Ma con una “leggera” complicità dell’arbitro, la Scafatese ottiene un rigore al 72′, trasforma Maggio e il punteggio resta in parità.
Mister Campilongo dopo la partita non nasconde che pur essendo contento della prestazione il risultato non è soddisfacente al massimo: «Per quello che si dice sulla Scafatese, sono contento della prestazione fatta dalla squadra, ma non del risultato perché ci meritavamo di più.»
E ancora: «Bisogna mangiarselo quel pallone…», riferendosi agli attaccanti, che oggi hanno un po’ patito le dimensioni del campo e lo spazio stretto. Campilongo ha anche difeso i giovani della rosa: poca esperienza, certo, ma hanno dato segnali positivi, hanno corso e si sono messi in mostra.
Diciamoci la verità però…non era facile affrontare la Scafatese oggi, eppure la squadra ha dimostrato di crederci, di non aver timore reverenziale. Questa è differenza tra chi pensa in grande e chi, pur con ambizioni, rischia di impaurirsi.
Si torna a casa quindi, con la consapevolezza che la Nocerina è stata superiore, lo è stata in più fasi della partita. E anche se il pallone generoso o “dubbio” dato alla Scafatese ha permesso il pareggio, questo non toglie che sui valori in campo i rossoneri fossero un gradino sopra. Sembra che per i canarini, il punto conquistato valga quasi una vittoria (per una squadra come la Scafatese?) . Beh, va bene l’entusiasmo, ma ogni tanto è utile guardare chi è venuto a giocare davvero per vincere, non solo per contenere.
Alla fine, il 1-1 è un risultato relativamente giusto, sabato prossimo nell’anticipo al “San Francesco” contro l’ Albalonga però “vittoria” è l’unica parola che va bene per certificare, oltre alle parole, la superiorità che oggi, è stata per larghi tratti evidente. Marilù Barile