Scocca l’ora di Pio Esposito. Ecco il jolly del neo ct Gattuso per il doppio impegno delle qualificazioni Mondiali contro Estonia e Israele. La nuova Italia di Ringhio nel segno della linea verde, anche se la materia prima scarseggia. Dalla Serie B con lo Spezia al Mondiale negli States con l’Inter, fino al debutto in campionato e alla prima chiamata nella Nazionale maggiore: l’ascesa del classe 2005 è inarrestabile: “Ecco cosa ruberei a Lautaro e Thuram”.
- Italia, la prima volta di Pio Esposito: la scelta di Gattuso
- La fiducia dell’Inter e i modelli Lautaro e Thuram
- La verità sul mercato: perché è rimasto
Italia, la prima volta di Pio Esposito: la scelta di Gattuso
Un’estate a mille all’ora, quella di Pio. Che, magari, in altri Paesi sarebbe già un campione affermato (ma questa è un’altra storia…). Il più giovane dei fratelli Esposito si gode il suo magic moment: dopo aver soltato sfiorato la promozione con lo Spezia, ora si ritrova catapultato in Nazionale con la missione di riportare l’Italia ai Mondiali.
Gattuso lo ha detto senza troppi giri di parole: è stato rapito dalla sua “sfacciataggine”. “Credo mi abbia chiamato per le mie caratteristiche fisiche” spiega il golden boy dell’Inter, che ha un punto di riferimento in azzurro: “Scamacca mi è sempre piaciuto, per me è l’attaccante ideale, completo”.
La fiducia dell’Inter e i modelli Lautaro e Thuram
Se la scorsa stagione la ThuLa non è stata insidiata da Taremi e Arnautovic, quest’anno si ritrova il fiato sul collo di due giovani rampanti e ambiziosi come Esposito e Bonny.
Pio, però, vola basso: “Ho l’opportunità di imparare qualcosa di nuovo da loro”. Poi confessa cosa ruberebbe ai due campioni che lo precedono nelle gerarchie di Chivu: “Da Lautaro prenderei la fame e la cattiveria: anche in allenamento dà il 100%. A Thuram ruberai la semplicità nel fare le cose e nel saltare l’uomo”.
La verità sul mercato: perché è rimasto
Non è un mistero che Pio Esposito abbia catturato le attenzioni di numerose big. In prima fila, Aurelio De Laurentiis. Che era tornato alla carica per il talento di Castellammare di Stabia dopo l’infortunio di Lukaku.
Niente da fare: l’Inter lo ha blindato. L’ex Spezia esce allo scoperto: “Non ho mai avuto dubbi sulla mia permanenza né ho mai desiderato cambiare squadra. Per l’Inter è un sogno che si realizza”.