Giornata importante per Serie B e Serie C con ben quattro ricorsi sul tavolo del Collegio di Garanzia del Coni. L’ultimo grado della giustizia sportiva si è espresso favorevolmente accogliendo il ricorso del Perugia contro il Lecco. Semaforo rosso, invece, alle richieste di Reggina e Foggia, così come quella del Siena in Serie C.
Serie B e C, i quattro ricorsiBocciata la richiesta della RegginaEsulta il Perugia, ma non è ancora ammessoBocciato anche il SienaMotivazioni ufficiali il 20 luglioRinvio inizio Serie B, le parole di Abodi
Serie B e C, i quattro ricorsi
Reggina contro l’esclusione dalla prossima Serie B. Perugia e Foggia contro l’ammissione del Lecco in Serie B. Siena contro l’esclusione dalla prossima Serie C. Questi i quattro ricorsi su cui era chiamato a esprimersi nella giornata odierna il Collegio di Garanzia del Coni. Quattro società in attesa dell’ultimo verdetto della giustizia sportiva per scrivere il loro futuro e valutare le prossime mosse, con i possibili ricorsi al TAR (2 agosto) e al Consiglio di Stato (29 agosto, a campionato già iniziato).
Bocciata la richiesta della Reggina
Esclusa dal campionato cadetto a favore del Brescia lo scorso 7 luglio, dopo la sentenza del Consiglio della Figc, per via della non regolarità dell’iscrizione presenta entro il termine del 20 giugno, ma con un versamento di 769.973 euro all’Agenzia delle Entrate saldato solo successivamente, il 12 luglio, la Reggina si è vista respingere il ricorso, definito, come anticipa l’Ansa, dal Collegio di Garanzia del Coni “in parte inammissibile e in parte infondato” e andrà al TAR.
Il ricorso – si legge su Ansa – del club calabrese è stato respinto “anche nella parte in cui si chiedeva annullamento della nota con la quale la Covisoc, con riferimento al rilascio della licenza nazionale, aveva rilevato a carico della società, ‘il mancato rispetto di alcuni dei criteri legali ed economico finanziari previsti per l’ottenimento della licenza nazionale ai fini dell’ammissione al campionato di Serie B 2023-2024’”.
Esulta il Perugia, ma non è ancora ammesso
Come detto, appostati sulla riva del fiume erano anche il Perugia, che ha appena ufficializzato Francesco Baldini sulla propria panchina e il Foggia, sconfitto dal Lecco nella finale playoff di Serie C. I due ricorsi puntavano il dito proprio contro i blucelesti lombardi, esclusi in via preliminare dalla Serie B per la tardiva consegna della documentazione relativa allo stadio scelto per disputare le gare di casa (l’Euganeo di Padova) e poi riammessi dopo il ricorso. Oggi, il Collegio di Garanzia del Coni ha dichiarato inammissibile quello del Foggia, ma ha accolto, pur non riammettendo al momento gli Umbri, la posizione del Perugia.
Bocciato anche il Siena
Infine, il Siena, oggi, si è visto bocciare il ricorso e confermare l’esclusione dal professionismo per non aver presentato entro i termini la fideiussione e altri pagamenti necessari per una regolare iscrizione in Serie C.
Motivazioni ufficiali il 20 luglio
Le motivazioni ufficiali sono previste il prossimo 20 luglio, così da comprendere le conseguenze delle decisioni odierne e provare a ipotizzare meglio le mosse dei club coinvolti. Domani, 18 luglio, scadono i termini per le richieste per le riammissioni.
Rinvio inizio Serie B, le parole di Abodi
Vista la quasi certezza degli ulteriori ricorsi (e contro-ricorsi), non è da escludere, come ammesso dallo stesso presidente della FIGC, Gabriele Gravina, uno slittamento del calcio d’inizio della Cadetteria. Sul tema è intervenuto anche il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi che, come riportato dall’Ansa, ha spiegato:
Eventuale rinvio Serie B per ricorsi? È grave nella misura in cui ogni volta che non si rispettano le tradizioni e i riti, tanto più quelli del campionato, vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Mi dispiace perché sono legato sentimentalmente alla Lega di Serie B. Anche io ho sofferto momenti difficili, ci sono state cadute ma sono convinto che la Serie B e la Lega abbiano gli anticorpi per superare anche questa difficoltà. Mi auguro che si faccia chiarezza, che le regole vangano rispettate e che le società comprendano il senso di una competizione che deve essere equa, quindi tutti con le stesse regole.