Un sontuoso Costa d’Amalfi blocca la corazzata Andria sull’ 1 a 1 e recrimina per il palo di Maione, ad un quarto d’ora dal termine, che avrebbe regalato 3 punti di platino alla truppa dello squalificato mister Proto. Partita fatta di attenzione, applicazione, determinazione e scelte tattiche tutte rivelatesi azzeccate, che il tecnico costiero é riuscito a trasmettere alla perfezione al proprio gruppo. La sensazione che in ogni zona del campo ed in qualunque situazione di gioco i calciatori avessero ben chiaro cosa fare e come farlo é parsa evidente.
Questo ha permesso all’enorme divario tecnico, di blasone, di stipendi di non influire sull’esito dell’incontro dimostrando ancora una volta che le idee e la competenza, a volte riescono a competere contro il portafogli. Il primo tempo é stato molto equilibrato, con gli ospiti pericolosi solo su palla inattiva ed il Costa invece bravo a manovrare senza peró mai trovare il guizzo giusto negli ultimi 20 metri. Dopo il vantaggio arrivato grazie alla ribattuta di Maddaloni su una corta respinta di Provitolo chiamato a respingere una punizione di Imputato, l’Andria non ha praticamente mai impensierito i padroni di casa, bravi a non sfaldarsi ed a rimettersi a testa bassa nel tentativo di macinare gioco. Nel secondo tempo fino al pareggio di Cappiello bravissimo prima a conquistare e poi a realizzare il penalty che gli regala la prima gioia stagionale, la gara é stata equilibrata.
Dopo il pareggio invece il Costa ha praticamente dominato gli ospiti ed ha sfiorato il gol del vantaggio con Maione, che con un controllo capolavoro in velocità si é presentato a tu per tu con Esposito ma si é visto respingere il dolce pallonetto dal palo. L’espulsione di Vuolo per doppia ammonizione a dodici minuti dalla fine ha poi dato nuova linfa agli ospiti che peró, pur provando diverse volte il tiro dalla distanza, non hanno mai sporcato i guantoni di Provitolo. Il finale di gara poi ha riservato qualche scaramuccia, qualche discussione di troppo, nate dal comportamento deprecabile ed antisportivo di Bonnin.
Vuolo colto da crampi in ripartenza calcia il pallone fuori e crolla a terra per chiedere l’intervento dei sanitari, mentre il difensore ospite raccoglie la palla ed anziché permettere all’avversario di ricevere le cure del caso, rimette in gioco il pallone provando a sfruttare la situazione. Un comportamento vergognoso che stona con una partita maschia ma corretta e con il comportamento delle due squadre e delle rispettive società, che hanno invece dato vita ad una bella giornata di sport.
COSTA D’AMALFI – FIDELIS ANDRIA 1-1
COSTA D’AMALFI: Provitolo, Vuolo, Massa, Proto, Cappiello, Donnarumma (84′ Martinelli), Maione (82′ Sgambati), Mansi, De Sio, Esposito, Iovieno (43′ Fierro).
A disp: Manzi, Celia, Caputo, Oliverio, Filogamo, Mauri. All: Roberto Genco.
FIDELIS ANDRIA: Esposito, Maddaloni, Cancelli, Fantacci (65′ La Monica), Bonnin, Da Silva, Risolo, Ercoli, Ferrara (77′ Felleca), Kragl (65′ Jallow), Imputato (86′ Babaj).
A disp. Brezzo, Paulino Da Silva, Rotondo, Marsico, De Rosa. All: Giuseppe Scaringella
Arbitro: Bini (Macerata)
Assistenti: Pernarella (Ciampino), Trapasso (Vibo Valentia)
MARCATORI: 29′ Maddaloni (F), 72′ Cappiello (C, rig.).
AMMONITI: Proto, Mansi, Kragl, Fantacci.
ESPULSO Vuolo (78′, doppia ammonizione).