Le passioni travalicano la ragione e affondano radici in aspetti che sfuggono alla logica. Nell’involucro emotivo può essere incastrata la simbiosi tra la maglia numero 2 della Nocerina e Michele Tamigi.
C’è un numero che, più di altri, sa di passato e di romanticismo calcistico: il numero 2! È la maglia che per decenni ha identificato il terzino destro, l’uomo di fascia, quello “di fatica” più che di copertina, ma fondamentale nell’equilibrio di ogni squadra.
Nell’immaginario collettivo la “2” riporta a calciatori che hanno scritto la storia del calcio italiano partendo da Tarcisio Burgnich passando per Claudio Gentile fino ad arrivare al calcio moderno con i profili di Mauro Tassotti e Ciro Ferrara.
La maglia numero 2 continua ad avere un valore affettivo e simbolico per chi conosce la storia del calcio. Un valore che a Nocera Inferiore è custodito e tramandato con cura grazie a un legame speciale: quello tra la Nocerina e il professionista Michele Tamigi che ha indossato proprio quella maglia nei suoi trascorsi nelle giovanili della compagine dell’Agro.
Dirigente storico e uomo di calcio a tutto tondo, Tamigi ha legato indissolubilmente il proprio nome a quello del club molosso risultando il dirigente con il maggior numero di presenze in panchina nei diversi campionati disputati dalla Nocerina.
E proprio la numero 2 è diventata, nel tempo, il simbolo di questo legame viscerale con un rito che a fine stagione si consuma rinnovando e coltivando una tradizione che travalica le gestioni societarie. Ogni anno, al termine del campionato la dirigenza consegna a Michele Tamigi la casacca rossonera con quel numero tanto caro al calcio “di una volta”.
Un rito che si è ripetuto anche quest’anno nonostante nessun calciatore abbia scelto la numero 2 nel corso della stagione. Un fatto raro, che sottolinea quanto sia cambiato il modo di concepire i ruoli e le numerazioni in campo ma la Nocerina, guidata dal presidente Raffaele Stella, ha voluto comunque onorare la tradizione, facendo realizzare una maglia dal grande valore affettivo che riporta la tradizionale numerazione del “2” e il nome dell’appassionato dirigente-tifoso Tamigi.