Parlare, come finora si è fatto, di cordata abruzzese è probabilmente spropositato. L’interessamento verso Torre del Greco (ad ora l’unico concreto in attesa del gong del primo luglio) è, piuttosto, quello di un singolo imprenditore che già fa calcio da anni, Attilio Di Stefano detto Dino, che al più avrebbe da alcuni ex azionisti del Pescara un contributo sotto forma di sponsorizzazioni.
Innanzitutto, giù i veli rispetto alla parziale retromarcia sul nome fatto filtrare ad un certo punto della storia dell’abboccamento con la piazza torrese, dopo la diffusione di alcuni articoli di stampa su vicende giudiziarie pregresse, alcune delle quali legate a casi di omonimia: il Di Stefano c’è ed è lui; uno che nel calcio è abituato ad operare da solo, forte del fatturato del suo gruppo fondato principalmente su servizi di accoglienza per anziani in case di riposo, attive nelle province di Pescara, Chieti, Teramo, l’Aquila e Macerata. Impegnato nella cessione del club appena portato in serie D, il Castelnuovo, che migrerà in altra città abruzzese, e premiato lo scorso sabato al Gala regionale proprio per la fresca promozione, Di Stefano si sta già guardando intorno, anche oltre i confini, ed avrebbe al momento contatti con altri due sindaci oltre quello di Torre del Greco, con il quale “flirta” da oltre un mese per il tramite dell’amico comune Ciro Venerato, giornalista Rai della nostra terra che lavora proprio in Abruzzo. Il messaggio che adesso proviene dal centro Italia riferisce di una priorità al discorso Turris da parte di Di Stefano, ma anche di un’attesa che non potrà essere eterna (del resto, lo stesso Mennella ha riconosciuto che sarebbe tardivo conoscere notizie certe sul nuovo titolo di Eccellenza solo in occasione del Consiglio federale dell’8 luglio).
L’intento del corso Di Stefano, che per direzione tecnica e staff societario si affiderebbe poi a persone campane, sarebbe quello di puntare a riportare Torre nei professionisti in tre anni, quelli che occorrerebbero per vedere sorgere, parallelamente, anche un nuovo stadio nella nascente Cittadella dello sport di viale Europa. Dunque, propositi di vittoria in Eccellenza al primo anno e due stagioni di tempo poi in D per tentare il doppio salto. Ora, però, vanno superati cavilli ed eventuale concorrenza con l’apertura ufficiale alle proposte pro-Turris.
Nello Giannantonio