In un clima di attesa e speranza la Nocerina guarda avanti con una certezza ben salda: la volontà di vincere. La società rossonera, pur navigando ancora tra due possibili scenari – la conferma in Serie D o il tanto agognato ripescaggio in Serie C – non resta ferma e continua a costruire il suo futuro con determinazione.
A guidare il progetto ci saranno ancora Sasà Campilongo in panchina e Cocchino D’Eboli nel ruolo di direttore sportivo. Una scelta che rappresenta un segnale chiaro di continuità, ma anche di fiducia nel lavoro svolto nella seconda parte della scorsa stagione culminata in una risalita importante in classifica e in un’identità di squadra ritrovata.
I numeri parlano per Campilongo, così come la professionalità riconosciuta a D’Eboli , che ha ringraziato la proprietà per la fiducia rinnovata e la possibilità di continuare a lavorare con ambizione. “L’obiettivo, inutile nasconderlo, è vincere”, ha affermato con chiarezza il dirigente rossonero.
Il club, nel frattempo, lavora su due binari paralleli: da un lato prepara una squadra pronta per affrontare un’altra stagione in Serie D, dall’altro resta vigile e pronta nel caso si concretizzasse lo spiraglio di luce che porterebbe la Nocerina nel calcio professionistico.
In questa fase, sono una decina i calciatori già riconfermati, tra cui Wodzicki, Bollino, Favetta, Gerbaudo e Faiello, ancora sotto contratto. Tuttavia, su alcuni di loro si stanno valutando offerte e opportunità anche per fare cassa e garantire un equilibrio economico. Wodizcki, ad esempio, ha già attirato l’interesse di diversi club ma la società intende tutelare sia il proprio investimento che il futuro del ragazzo considerato un elemento di valore.
La strategia è chiara: in caso di Serie D, la rosa è quasi pronta; in caso di Serie C, ci sarà la necessità di rivedere alcune scelte soprattutto in ottica di esperienza.
La piazza attende con ansia sviluppi, ma la direzione è tracciata: si vuole costruire una squadra competitiva, ambiziosa e pronta a riportare la Nocerina nel calcio che conta. Marilù Barile