Ostacolo Varese per lo Scafati Basket che approda in terra lombarda con la precisa volontà di prolungare la striscia di risultati positivi e di confermare l’ottima prestazione di squadra sciorinata in occasione della vittoria contro Milano. La squadra cara al patron Nello Longobardi ha fatto registrare una costante crescita nelle ultime settimane con margini ancora ampi che potrebbero garantire una salvezza senza particolari patemi. Il collettivo è l’arma in più di una squadra che avrà il compito di affrontare un avversario di blasone e di grande qualità potendo disporre di tutti gli effettivi a disposizione di coach Sacripanti.
Varese segue in classifica lo Scafati Basket con due vittorie all’attivo ma in casa gialloblù il desiderio di dare seguito al successo contro Milano è palpabile.
“Abbiamo iniziato la stagione tra alti e bassi, ma ci può stare. Ora però dobbiamo confermare l’ottimo stato di forma che stiamo attraversando nelle prossime due impegnative trasferte, a cominciare da quella di Varese, concentrandoci al massimo su una partita alla volta – spiega Alessandro Gentile – affronteremo domenica una squadra che gioca un basket atipico per l’Europa, che già lo scorso anno ha adottato questo stile di gioco, fatto di corsa e tiro da fuori. Può poi contare su un effetto pubblico importante, perché i tifosi possono avere un grosso impatto sulla partita. Tra i singoli di Varese, merita menzione particolare Moretti, che sta facendo vedere ottime cose, che personalmente conosco bene, avendoci fatto diversi raduni con la nazionale, e che si sta ritagliando molto spazio, dimostrando di essere pronto a gestire una squadra di questo livello. Non dobbiamo però dimenticare l’uomo copertina di Varese, ovvero Cauley-Stain, giocatore che vanta una importante carriera NBA. Il loro asse play-pivot è senza dubbio la chiave della partita. Noi dobbiamo ripartire dalla difesa messa in campo contro Milano, perché nella nostra metà campo abbiamo finora avuto diversi blackout nelle precedenti partite, mentre in attacco sappiamo di poter produrre tanto, disponendo di tante armi e giocatori che possono ergersi a protagonisti», chiosa l’ala di Scafati. Luigi D’Antuono