Il fine settimana per la Francia vedrà l’incrociarsi di due eventi sentiti dalla popolazione transalpina, pur con gradazioni differenti di importanza. Da una parte, domenica ci sarà il secondo turno delle elezioni legislative che vedono favorito il Rassemblement National (resta da stabilire se riuscirà ad ottenere la maggioranza relativa o assoluta). Dall’altra, e qui andiamo un po’ più sul faceto ma comunque il calcio ha pur sempre il suo peso specifico, la Nazionale di Deschamps sfiderà stasera ad Amburgo il Portogallo nel match valido per i quarti di finale di Euro 2024. E sport e politica si intrecciano, non solo per una quasi concomitanza dei due eventi (e nel mezzo c’è pure il Tour de France in pieno svolgimento), ma per una polemica che si sta trascinando sin dalla fase a gironi tra alcuni giocatori della selezione francese e il partito di Marine Le Pen.
Mbappé e l’appello ad arginare il Rassemblement National: anche Zidane fece lo stesso Bardella e Le Pen contro Mbappé: “Non dia lezioni ai francesi” L’impegno sociale di Mbappé
Mbappé e l’appello ad arginare il Rassemblement National: anche Zidane fece lo stesso
A seguito della decisione del presidente della Repubblica Macron di sciogliere le camere per indire le legislative (conseguenza delle elezioni europee che hanno brutalmente ridimensionato la sua coalizione Ensamble, dando invece slancio a RN), in Francia ci sono state diverse manifestazioni contro l’estrema destra, con la preoccupazione che questa possa essere la volta buona affinché riesca ad ottenere la maggioranza di deputati. E in maniera inedita (non è poi così frequente vedere giocatori professionisti in attività esporsi così esplicitamente) anche alcuni calciatori francesi impegnati in Germania, segnatamente Kylian Mbappé e Marcus Thuram, avevano espresso la propria preoccupazione riguardante una possibile vittoria di RN.
Mbappé in particolare aveva invitato a “non votare gli estremisti”, appello condiviso anche da altri sportivi francesi e che, se parliamo di calcio, ha avuto dei precedenti: pensiamo a quando Zinedine Zidane si era scagliato contro l’allora Front National, guidato dal padre di Marine, alle elezioni presidenziali del 2002. “È un partito che non corrisponde ai valori della Francia“, disse. Zizou replicò poi lo stesso concetto nel 2017, quando a contendere l’Eliseo c’era la figlia, che sfidava Macron.
Bardella e Le Pen contro Mbappé: “Non dia lezioni ai francesi”
Le parole di Mbappé però hanno scatenato le reazioni del Rassemblement National. Prima per bocca del candidato premier Jordan Bardella, che aveva invitato i “calciatori miliardari” a non “dare lezioni a chi non arriva a fine mese e a rispettare il voto dei francesi” a seguito delle parole dei Bleus alla vigilia del primo turno. E in queste ore il RN ha rincarato la dose a seguito delle affermazioni dello stesso Mbappé in vista dei ballottaggi, in cui ha parlato di “risultati catastrofici” nel turno della scorsa domenica e dell’urgenza di non consegnare la Francia “a queste persone”.
Evidentemente piena, la leader di RN Marine Le Pen alla fine ha sbottato alla CNN: “I francesi sono stanchi di ricevere lezioni morali e farsi spiegare come votare“. Pur definendo l’attaccante “indubbiamente un ottimo giocatore”, anche se ha poi riconosciuto di non essere un’appassionata di calcio, ha poi però aggiunto: “Questa tendenza di attori, calciatori e cantanti a venire a dire ai francesi per cosa dovrebbero votare comincia a essere davvero mal sopportata nel nostro Paese”.
Soprattutto, ha proseguito Le Pen, se queste indicazioni arrivano da “milionari, se non miliardari che vivono all’estero […] che vivono protetti dall’insicurezza, dalla povertà e dalla disoccupazione“. Perciò, a suo dire, “dovrebbero essere più discreti”.
L’impegno sociale di Mbappé
Tornando all’attaccante fresco di approdo al Real Madrid, quest’ultimo comunque non è nuovo all’impegno civile, dalla campagna per le vaccinazioni contro il Covid-19 alla lotta contro il razzismo. Oltre a creare nel 2020 una fondazione (Inspired by KM) per aiutare ragazzi e ragazze dai 9 ai 16 anni delle banlieue parigine e a donare in beneficienza i soldi guadagnati nel trionfo della Francia ai Mondiali 2018 (ovvero più 440.000 euro).