Che ne sarà di questa edizione dell’Isola non verrà sentenziato sul finale dell’ultima puntata (assai prossima, stando alle variazione di palinsesto), ma dall’analisi che ne seguirà sull’onda anomala di un cambio di conduzione e opinionisti che ha conferito al format un contributo a renderla meno aderente a quanto era stato offerto al pubblico, nell’era Mediaset.
Tema tra i temi, nella dilatata nona puntata: perché Valentina Vezzali si è prestata a prendere parte a un adventure game così, senza contemplare quanto la strategia e la capacità di mutare degli avversari, in base alla necessità del momento, potessero essere determinanti? Come è accaduto che una campionessa olimpica nonché parlamentare e sottosegretaria, si sia lasciata trascinare in questi meccanismi che sono ormai intrisi?
L’Isola vittima delle variazioni di palinsesto L’uscita di scena di Valentina Vezzali Il mancato saluto e la reazione di Vladimir Luxuria
L’Isola vittima delle variazioni di palinsesto
L’incertezza domina sovrana su questa edizione dell’Isola dei Famosi che subisce variazioni di palinsesto (e forse anche di contenuto) nel tentativo, pur lodevole, di conferire una qualche identità a una versione che è stata comunque sperimentale – come deve – grazie all’introduzione di una nuova conduttrice e nuovi opinionisti.
Nel recente passato sarà stato più indolore, ma anche privo di figure carismatiche e poliedriche come Vladimir Luxuria e della stessa Sonia Bruganelli, consapevole più degli stessi naufraghi di tecniche autoriali messe in atto.
Insomma, questa revisione riveduta e corretta della collocazione e l’insistenza anche su alcuni personaggi ormai nell’angolo inducono a riflettere sull’effettiva riuscita di queste scelte. E non si tratta solo del boomerang legato al caso Benigno, al quale ha replicato in maniera esemplare la stessa Vladimir Luxuria dai social, ovvero dalla medesima piattaforma con toni e parole decisamente più civili.
L’uscita di scena di Valentina Vezzali
Ebbene in questa nona puntata, per entrare nel merito, l’accerchiamento di alcuni compagni di Isola nei confronti di una protagonista come Valentina Vezzali, entrata come leader a priori che ha scelto nella prima parte della sua esperienza una veste modesta per poi scoprirsi, ha consentito che emergessero delle caratteristiche dell’atleta che senza filtri la stessa campionessa aveva ammesso le fossero proprie, anche nella sua presentazione.
Sul piano sportivo, Vezzali è stata una numero 1, lo è anche adesso e la sua carriera agonistica, le sue medaglie e lo spessore anche politico che ha dimostrato sono eloquenti. Ma perché l’Isola? Ce lo siamo domandati con estrema profondità, soppesando momento e contesto e senza alcun pregiudizio, per comprendere che cosa potesse aggiungere al suo percorso.
Sinceramente nulla, alla sua immagine pubblica. Neanche quando è riuscita a catalizzare l’azione del gruppo, da Greta a Samuel Peron a Khady su di sé agevolando , quasi, il lavoro degli autori in una climax che nella serata di lunedì ha toccato l’apice. Contro Zuccarello, che la accusa per le sue iperboli, replica senza troppa convinzione, rompe il sodalizio provvisorio con Peron e poi diventa il bersaglio prediletto di Edoardo Franco.
Ormai il tempo dell’Isola è finito e quel che vediamo è solo un trascinarsi alquanto ripetitivo di questo epilogo che, però, Vezzali non accetta rimanendo invischiata in un meccanismo che la inghiotte.
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Il mancato saluto e la reazione di Vladimir Luxuria
Nonostante le lacrime, nonostante le parole del figlio Pietro (lodevole nel rassicurarla), nonostante anche la difesa di Vladimir Luxuria, non si intravede altro che una certa stanchezza e anche il mancato saluto finale è l’evidente manifestazione di una frattura insanabile con il gruppo che non ha ceduto il passo a Vezzali, verso la vittoria.
Una vittoria negata, però, dal televoto e non solo dai compagni dell’Isola che avevano compreso la potenziale candidatura al successo finale. Volta le spalle agli altri rimasti e al pubblico, senza salutare nessuno e senza dimostrare quel vigore e quella disciplina che ne hanno fatto una regina della scherma.
Anche Vladimir sbotta in un “Sei infantile, adesso te lo dico anche io!”, quando assiste dallo studio al gesto di stizza e insofferenza malgrado la difesa dalle accuse insistenti e un certo leitmotiv – l’accerchiamento e la sindrome che ne deriva – che non giova affatto a questa edizione, già agonizzante.
Sono gli altri a salutarla, davanti alle telecamere perché in fondo la televisione è una mera rappresentazione della realtà. E ogni spettacolo ha la sua fine, ogni spettacolo deve andare avanti.