Quanti hanno seguito live la puntata del Grande Fratello andata in onda il 4 marzo, hanno ammirato la dignità di Marco Maddaloni nel presentarsi davanti alle telecamere di un reality che ha manifestato effetti perversi e anche sgradevoli della convivenza forzata per riportare il baricentro della propria esistenza – e degli inquilini – su quel che è vero, autentico. Nei giorni scorsi, Maddaloni aveva abbandonato la casa di Cinecittà quasi all’improvviso, senza alcun preavviso, per una ragione che poi è stata condivisa dallo stesso campione sui social.
Maddaloni ha perso suo suocero, padre di sua moglie Romina: un lutto che lo colpisce profondamente e che lo ha indotto a chiudere l’esperienza tra le mura dietro alla porta rossa senza alcuna incertezza.
Grande Fratello: il ritorno di Maddaloni Il discorso toccante sul grave lutto L’irruzione della vita vera La famiglia Maddaloni: judo come impegno civile Chi è Marco Maddaloni: campione di judo Pechino Express e la prima Isola La seconda Isola e la famiglia
Grande Fratello: il ritorno di Maddaloni
Alfonso Signorini, a inizio puntata, aveva anticipato quel che poi non si è ridotto a un mero saluto ai compagni di viaggio ma a una condivisione di emozioni profonde, sebbene filtrate dalla rappresentazione che l’uso delle telecamere implica, inevitabilmente.
“Marco Maddaloni è uscito per un grave lutto e ha preferito stare vicino alla sua famiglia in un momento così delicato. Stasera comunicherà agli inquilini se tornerà in gioco”, ha detto Signorini.
Il judoka ha spiegato, prima di affrontare i suoi compagni, quanto ha motivato la sua personale valutazione, la sua scelta senza interferire su quel che hanno deciso altri coinquilini o accennando a quel che è accaduto altrove o con altri soggetti:
“Mio suocero era come un padre. Sono entrato in famiglia 15 anni fa e mi ha trattato sempre come un figlio”.
Il discorso toccante sul grave lutto
Poi si è vissuto quel freeze inevitabile, per consentire a Maddaloni di inondare – nel marasma anche di momenti censurabili, sgradevoli e poco edificanti – un quadro di verità.
“Quanto mi siete mancati. Vi chiedo scusa, sono andato via in fretta. Mio suocero è venuto a mancare. Era come un padre, la parte leggera della famiglia. Sono riuscito a salutarlo e le ultime parole che mi ha detto sono state: “Che ci fai qua? Torna nella casa”. La mia parte sportiva vorrebbe anche continuare ad accompagnarvi in questo stupendo percorso, però è un momento importante per mia moglie. Non voglio perdermi le sue lacrime, i suoi dolori. Voglio stare lì e condividerli con loro. Devo andare dalla mia famiglia. Ve ne ho sempre parlato. Sarei ipocrita e soffrirei a stare qui dentro. Ragazzi, io vi abbandono”, il suo saluto.
L’irruzione della vita vera
Mercoledì 28 febbraio, subito dopo la diretta del Grande Fratello, Marco Maddaloni aveva abbandonato la casa senza aggiungere spiegazioni, anzi alimentando i sospetti derivanti da qualche frase dei concorrenti. Ma la sensazione, per chi conosce Marco e i suoi fratelli da sportivi, era che fosse accaduto altro, di irreparabile e molto serio. Il suocero del concorrente è mancato, provocando una sofferenza immane a sua figlia Romina e ai suoi cari.
Il judoka ha ricordato il padre della moglie con un intenso messaggio pubblicato su Instagram, che ha allontanato allusioni e consentendo che fossero accolte le condoglianze, il calore e anche l’umanità che in tanti hanno sentito di dover dimostrare nei riguardi di Maddaloni.
“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda. Sei stato un secondo padre per me, mi hai accolto nella tua famiglia 15 anni fa e da allora sono stato trattato proprio come un figlio. E ogni volta che ho avuto bisogno di affetto familiare trovavo rifugio a casa tua. Mi mancheranno i nostri infiniti pranzi domenicali. Mi mancherà un po’ tutto quel pezzo di mondo. Riposa in pace “On” Mario”.
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Anche tutto lo staff del Grande Fratello si è stretto attorno al campione e alla sua famiglia: “La squadra di Grande Fratello abbraccia forte Marco Maddaloni in questo momento di grande dolore”.
La famiglia Maddaloni: judo come impegno civile
Su tatami della Judo Club Star Napoli, il fratello maggiore Pino ha addomesticato il suo talento, preparato la sua intelligenza tattica e realizzato un sogno condiviso, e per una simile ragione moltiplicato per quanti hanno contribuito alla costruzione di quest’ambizione assoluta. Era il sogno di suo padre che ha fatto dello sport e dell’impegno civile la sua vita.
L’oro olimpico è suo, è di Pino e rappresenta un ricordo indelebile tanto quanto il suo commosso pianto di appagamento, felicità, sacrificio rimasto nella memoria collettiva di una comunità e di quanti lo hanno seguito a distanza, nei lontanissimi Giochi australiani di Sydney 2000.
Una storia, umana e di impegno civile, che ha segnato quelle Olimpiadi e che ha ispirato il film “L’oro di Scampia”, interpretato da Beppe Fiorello.
Anche Laura e Marco – appena uscito dal GF – hanno costruito la loro esistenza senza mai accantonare l’impegno nel quotidiano: gli insegnamenti paterni, judo come filosofia di vita, sono stati interiorizzati da entrambi. La sorella minore di Pino, che ha conosciuto e poi sposato un autentico mito del pugilato come Clemente Russo, oggi è personal trainer e segue nella sua palestra quelle indicazioni impartite dal padre nella piccola palestra di Scampia.
Clemente Russo con i fratelli Maddaloni
Chi è Marco Maddaloni: campione di judo
Marco, il più piccolo dei fratelli Maddaloni, è nato a Napoli il 7 dicembre 1984. Si avvicina allo sport, e al judo per le stesse ragioni che i suoi fratelli hanno conosciuto e interiorizzato: a 17 anni anni diventa campione italiano assoluto nella categoria under 73 kg.
L’anno successivo è vice campione europeo junior e nel 2004 e nel 2005 vince due campionati europei under 23. Nel suo curriculum sportivo, figurano anche bronzi mondiali e un oro nel 2013 che dà lustro ancora di più all’operato di suo padre che ha proseguito ad allenare nella sua palestra e a operare a sostegno delle famiglie del quartiere.
Marco Maddaloni con la moglie Romina Giamminelli
Pechino Express e la prima Isola
L’occasione che rende Marco un personaggio televisivo arriva, nel 2013 quando sostituisce Alessandra Sensini in Pechino Express, e forma assieme a Massimiliano Rosolino (che sarà anni dopo inviato dell’Isola) la coppia de Gli sportivi, vincendo l’edizione di quell’anno.
La visibilità acquisita è senza alcuna proporzione, rispetto al recente passato; si guadagna un posto da tutor nel format di Rai2 Detto fatto, condotto da Caterina Balivo, che lo inserisce nel suo team per due anni consecutivi fino al 2017. Archiviata questa parentesi televisiva, infila una partecipazione nel 2019 alla quattordicesima edizione de L’Isola dei Famosi, che vince quasi inaspettatamente non per la qualità derivante dalla profonda capacità di gestione delle proprie risorse, proprie di uno sportivo, ma dall’affezione che il pubblico dimostra nei suoi riguardi.
La seconda Isola e la famiglia
Un’esperienza che replica, come guest star, nell’edizione successiva sbarcando sull’Isola dei parassiti, edizione che vede l’ex compagno Rosolino come inviato e vincitore finale Awed.
Nel 2023 entra nel cast del Grande Fratello, per uscire definitivamente dalla casa del GF dopo la perdita del suocero Mario, padre di sua moglie Romina Giamminelli, napoletana ma originaria delle Seychelles che ha conosciuto durante la partecipazione a Pechino. Insieme hanno tre figli.