La resa totale dinanzi al pubblico amico che ancora una volta ha sostenuto fino alla fine del match una delle squadre meno competitive della storia granata. La Salernitana sta perdendo la bussola, oltre alla serie A, e la dignità portando avanti un campionato ignobile che non rende merito al calore e alla passione di una piazza che vive per la squadra granata.
La genesi di una disfatta si nasconde, nemmeno tanto, nell’improvvisazione e in un buona dose di presunzione da parte di una società che intendeva applicare nel mondo del calcio i medesimi sistemi adottati nell’universo della finanza.
Il calcio non è scienza esatta ma decisamente l’opposto e sono fin troppe le variabili da tenere in considerazione nel gestire un club in massima serie e un ambiente molto caldo per interesse.
Il tentativo di cercare il capro espiatorio è divenuto il “leit-motiv” di una società che ha commesso tanti, troppi, errori e ancora oggi si trincera dietro un canonico quanto futile “faremo, vedremo”.
Il tempo è scaduto e il lento declino dell’ippocampo sta mortificando il popolo granata. Danilo Iervolino manda avanti i suoi adepti cercando di celare responsabilità che partono proprio dal presidente!