“Stiamo vivendo qualcosa di indescrivibile!”. Le parole di Ciro Foggia sono ancora cariche di emotività nel raccontare il sentimento che il capitano della Cavese sta vivendo dopo aver conquistato una storica promozione in serie C.
“Immaginavo qualcosa di fortemente impattante ma questo popolo mi sta dando delle emozioni che da altre parti è difficile vivere, loro si meritano più di tutti questa gioia!”
“Dopo quello che è successo l’anno scorso sapevo che era dura ma mi sono lanciato in questa sfida con tutto me stesso non ascoltando nessuna notizia di mercato perché ero convinto di restare alla Cavese – sottolinea l’attaccante dei metelliani – dopo la sconfitta con l’Atletico Uri nella gara di andata è scattato qualcosa di importante in tutti noi che ci ha spinto a dare il massimo e dopo ogni sconfitta siamo partiti sempre alla grande perché siamo un grande gruppo, gruppo di uomini”.
La folla che ha accolto la squadra domenica sera al “Lamberti” ha celebrato una vittoria che assume un sapore particolare per il capitano dei blufoncè che richiama alla mente anche la delusione vissuta da un intero popolo lo scorso anno in occasione della sconfitta nello spareggio con il Brindisi.
“Non è stato facile ripartire perché la delusione passato campionato è stata fortissima. Il 14 maggio dello scorso anno ho visto bambini che piangevano e ci sono rimasto troppo male – spiega Ciro Foggia – mi sono posto la sfida di tramutare quelle lacrime di bambini e adulti in un pianto di gioia, ci sono riuscito! Ho cercato, insieme a Kevin Magri, di imprimere subito una mentalità importante ai compagni di squadra facendo capire cosa significa giocare e vincere in una piazza calorosa come quella di Cava de’ Tirreni”.