Quale futuro per l’Angri? Il quesito sta animando le discussioni dei tifosi grigiorossi in seguito alla comunicazione del presidente Raffaele Niutta di lasciare la guida della società.
La gestione, a quanto emerge, resterà nelle competenze dell’imprenditore napoletano e del suo gruppo dirigente affidando la guida del cavallino ad Alessandro Rosolino, vice presidente in carica e uomo di fiducia del patron, in attesa di un eventuale passaggio di consegne a potenziale acquirenti.
“Sono disponibile a collaborare per garantire una transizione fluida e un passaggio di consegne senza intoppi garantendo i miei impegni di gestione. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti o necessità”, si legge nella nota emessa dal club del cavallino.
Negli ambienti della tifoseria si fanno largo diverse teorie che avrebbero motivato l’imprenditore napoletano a rassegnare le dimissioni. Motivi di carattere personale, problemi interni al gruppo dirigente, animato da velate lotte intestine tra i diversi profili, e criticità di carattere finanziario sono alcune delle motivazioni che stanno alimentando la discussione nella città doriana nelle ore successive alle dimissioni.
Tuttavia, già alla guida dell’Afragolese, Niutta aveva rimesso in diverse circostanze il mandato salvo poi fare marcia indietro e, pertanto, resta aperta la porta di un ripensamento.
Al netto delle motivazioni che hanno indotto il numero uno del club doriano a farsi da parte appare evidente che all’interno della dirigenza ci sono turbolenze che stanno inficiando sull’andamento del progetto sportivo.
Le dimissioni presentate e poi rientrate del direttore generale Armando Lanzione poche ore prima dell’annuncio del responsabile dell’area tecnica Vincenzo Criscuolo, l’esonero del team manager Umberto Viviani sono segnali di una società che stenta a trovare il proprio equilibrio!